Vessillo

 

Vessillo della Sezione A.N.A. di Gemona decorato con tre medaglie d'oro al valore civile:

 

Medaglia d'Oro conferita alla Sez. A.N.A. Gemona per meriti civile
Associazione di soldati della montagna in congedo, in cinquantasette anni di feconda attività ha posto in luce le nobili tradizioni delle truppe alpine, indirizzando la propria azione verso obiettivi di fraterna concordia , di rispetto delle istituzioni e di amor di Patria. Sempre presente là dove le necessità delle genti montanare o le improvvise sciagure ne richiedevano l'aiuto, ha impegnato numerosissimi suoi Soci nelle operazioni di immediato soccorso alle popolazioni colpite dal rovinoso terremoto del Friuli mobilitandoli successivamente , tra enormi difficoltà e perigli nell'umanissima e meritoria opera di assistenza e di ricostruzione. Gli Alpini in congedo, che nella ricostruzione hanno dato un contributo di sangue per alleviare la sofferenza delle comunità terremotate, si sono ancora una volta rilevata in possesso delle più elette doti di solidarietà e di generosa abnegazione. Riscuotendo l'ammirazione e la gratitudine più ampie della Nazione. (maggio settembre 1976).

 

Medaglia d'Oro conferita alla Sez. A.N.A. Gemona per meriti civile
In occasione della violenta alluvione abbattutasi su Piemonte ed Emilia Romagna, che causava vittime ed incertissimi danni, l'Associazione Nazionale Alpini Gemona dando prova ancora una volta di elevatissima professionalità , di encomiabile spirito di sacrificio e di incondizionato impegno, interveniva con uomini e mezzi in soccorso delle popolazioni colpite e , prodigandosi con immediatezza , efficacia e sensibilità in una generosa ed instancabile opera di solidarietà, contribuiva a garantire il graduale ritorno alla normalità.  (29 settembre 1995)

 

Medaglia d'Oro al merito alla Sez. A.N.A. Gemona per meriti civile
Per la encomiabile opera svolta nelle attività in Italia e all'Estero interpretando lodevolmente gli alti ideali umanitari, di solidarietà e di volontarietà, che ispirano anche il movimento Internazionale , con la personale abnegazione e lo spirito di sacrificio dei singoli appartenenti. Roma 13-04.2002

 

Medaglia di Bronzo conferita alla Sez. A.N.A. Gemona per meriti civile
In occasione di gravi calamità abbattutasi in Valtellina ed in Armenia, intrveniva con uomini e mezzi nella zona del disastro, offrendo il proprio contributo generoso ed instancabile in favore delle popolazioni colpite (estate 1987 - dicembre 1989)

 

Medaglia d'Oro  conferita al Sergente Alberto GOI con la seguente motivazione
"Vicecomandante di plotone di un caposaldo avanzato, dopo strenua resistenza contro ripetuti attacchi nemici durante i quali veniva a mancare il comandante di plotone, assumeva il comando dei pochi superstiti conducendoli più volte all'attacco all'arma bianca. Ferito una prima volta, rifiutava la medicazione, continuando ad incitare i suoi uomini che animati dal suo esempio si battevano con tenace eroismo.
Colpito una seconda volta, all'invito del medico di farsi trasportare al posto di medicazione, con esemplare stoicismo rispondeva: "Devo rimanere al mio posto per vendicare la morte del mio comandante". Accortosi che elementi avversari stavano penetrando nel caposaldo, sprezzante di tutto, si lanciava con pochi uomini contro il nemico riuscendo a respingere l'infiltrazione. Nella cruenta azione immolava da eroe la sua giovane esistenza per l'onore della Patria."
Selenj - Jar (fronte russo), 16 gennaio 1943

 

Medaglia d'Oro conferita al Tenente Alberto LIUZZI con la seguente motivazione
Comandante di una colonna avvolgente attraverso un bosco, riusciva a snidare il nemico fortemente trincerato, mediante due successivi corpo a corpo che conduceva alla testa delle proprie truppe. Durante un mitragliamento e spezzonamento aereo nemico, il terzo in breve ora, sdegnava ogni riparo e si recava in mezzo alle sue truppe che, contemporaneamente soggette a vigoroso attacco terrestre, subivano forti perdite. Nel generoso atto, che era valso a rianimare e rinsaldare la resistenza dei suoi, cadeva colpito a morte, dando esempio di fulgido valore e di magnifiche qualità di comandante.
Zona di Trijueque, 11 -12 marzo 1937.