Storia

alp a gemonaSi legge spesso: "Gemona città degli alpini": riferimento alla storia della cittadina, la quale nell'ultimo secolo - per un insieme di eventi e di circostanze - ha avuto un fraterno, ininterrotto vincolo di amicizia con le truppe di montagna, delle quali hanno fatto parte tanti suoi figlioli.
Quasi contemporaneamente alla costituzione del Corpo degli Alpini (1872) sei anni dopo che il Veneto si era unito all'Italia - Gemona divenne sede estiva per le manovre e le esercitazioni sia di reparti alpini che di altri corpi. Le cronache del tempo riportano che l'amministrazione comunale si prodigava nel migliorare gli alloggiamenti ed ogni anno la popolazione li accoglieva e li onorava.
Successivamente furono costruite due caserme: una in Piovega, con magazzini e scuderie e l'altra in Via XX Settembre. Ricordiamo che nel 1882, anno della costituzione dei primi battaglioni alpini, nacque il battaglione "Val Tagliamento", inquadrato nel 6° battaglione alpini, con sede invernale a Conegliano e sede estiva a Gemona.

Cinque anni dopo (1887), a seguito di un'ulteriore trasformazione organica, il battaglione "Val Tagliamento" cambiò denominazione e divenne battaglione "Gemona". La città di Gemona fu designata quale sede del centro di mobilitazione di detto battaglione e dei suoi "collegati" (battaglioni "Valle" e"Monte")alcuni dei quali si costituirono in Gemona nel 1915: battaglioni "Val Fella", "Monte Canin", "Monte Arvenis". Molto numerosi i reparti alpini, con militari di leva o richiamati che qui sostarono durante la Prima Guerra Mondiale. Più recentemente e cioè dal 1 ottobre 1947 la caserma di Via XX Settembre ospitò la 72^ compagnia del battaglione Tolmezzo, il cui comando alloggiò dal 1950 al 1963 nella caserma di Artegna. Dopo il 1963 il tutto si trasferì nella caserma "Feruglio" di Venzone.
Nel marzo 1968 il comando del 3° reggimento artiglieria da montagna ed il gruppo Conegliano si sistemarono nella nuova caserma "Goi - Pantanali", la quale è crollata completamente nel sisma del 1976 con conseguente decesso di 29 militari. Unitamente agli artiglieri alpini si sistemò la compagnia genio Pionieri e la compagnia autoreparto Julia. Subito dopo il crollo della caserma nel 1976, i due reparti si trasferirono a Udine, ad eccezione di un contingente, sistemato in alloggi di fortuna, che rimase in sede per collaborare all'opera di ricostruzione e di ripristino generale, immediatamente iniziata. Nel 1977 ebbe inizio il rientro parziale dei reparti militari già ospitati in Gemona fino al sisma del 1976, rientro che progressivamente fu completato in breve volgere di tempo.


VERBALE DI COSTITUZIONE DELLA SEZIONE A.N.A. - 18 FEBBRAIO 1925


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placido bertAd iniziativa dei signori Gino Dosi, Nicolò Nidi, Floreano Gallizia, Luigi Perissutti - Fedrigo, Luigi Sartori, oggi 18 febbraio 1925 si è riunito un gruppo di 52 ex alpini.
L'assemblea è presieduta dal presidente del comitato Gino Dosi assistito dal segretario Cesare Della Marina il quale comunica che le quote sociali per l'anno 1926 sono state regolarmente versate dai 52 soci iscritti e che quindi ai sensi dell'art. 5 dello Statuto dell 'A.N.A. la Sezione di Gemona dell'Associazione stessa può essere regolarmente costituita.
Il presidente poi propone che la costituenda Sezione Gemona dell 'A.N.A. sia intitolata al nome del glorioso caduto sottotenente Placido Bierti, volontario degli alpini, decorato di medaglia d'argento al Valore Militare. Sottopone quindi all'approvazione degli intervenuti la costituzione della Sezione Gemona dell'A.N.A. "PLACIDO BIERTI".Ad unanimità di voti la costituzione della Sezione Il Ten. Placido Bierti gemonese "PLACIDO BIERTI" dell 'A.NA. viene proclamata regolarmente costituita. Il presidente quindi invita l'assemblea a procedere alla nomina delle cariche. atto costituzOsserva, in proposito, che lo Statuto dell 'A.N.A. dà facoltà alle rispettive Sezioni di determinare il numero dei componenti il Consiglio Direttivo ed aggiunge che, nel caso specifico, ritiene sufficiente un consiglio composto da un presidente, quattro membri (uno dei quali avente funzione di vice presidente, ed uno di segretario - cassiere), e due revisori dei conti.
L'assemblea approva la costituzione del consiglio come da proposta del presidente.
Distribuite le schede, raccolte e fattone lo spoglio dagli scrutatori Antonio Venchiarutti e Germano D'Aronco, risultano eletti i signori Bulfardo Gropplero, Luigi Perissutti - Fedrigo, Ettore Pittini, Giacomo Armellini, Cesare Della Marina;
ed i signori Antonio Venchiarutti e Antonio Bonitti a revisori dei conti.

Il Presidente dell'assemblea (Gino Dosi) Il Segretario (Cesare Della Marina)


INAUGURAZIONE DEL GAGLIARDETTO - 11 OTTOBRE 1925

imm 0028Inaugurazione del gagliardetto - da il Gazzettino del 14 ottobre 1925:
"Sfida l'abisso e il cielo la Montagna, ma l'uomo vi poggia vigoroso il piede e abisso e cielo abbraccia, pieno di ardore, di speranza e di fede. Che fai, che fai, diritto, silenzioso e cupo, o contro il ciel confitto, terribile dirupo? Di sopra le montagne alte e sognanti, nel cielo guizza la gloria alpina; anime e cose salgono. Si perdono lassù 1'estreme rupi, ma non si perde la gloria alpina che è forza dei secoli... ".
" Alla stazione ferroviaria di Gemona, luogo dell' adunata, si aspettano gli Alpini del Friuli... La Sezione di Gemona, numerosissima, tutti in cravatta e cappello alpino, con fanfara e gagliardetto in testa, è schierata per il ricevimento agli ordini del capitano Conte Gropplero. Vediamo la famosa sezione Salmerie comandata dal tenente Luigi Perissutti ispiratore ed uno dei più infaticabili organizzatori. I muli avevano una speciale tenuta di gala, verdi festoni incorniciavano i loro bei musi intelligenti e fidi. Sul dorso recavano un intero magazzino viveri (munizioni da bocca -liquido per mitraglia - acqua, veleno, uso esterno; in vino salus, mors in acqua - rosolio da truppa).
Presenti le Sezioni di Gorizia, San Daniele, Martignacco, Palmanova, Cividale, Pordenone, Spilimbergo, Udine, Tricesimo, Trasaghis, Buja, Montenars. Compatto il gruppo degli Ufficiali del battaglione Gemona: capitani Tinivella, Dal Bo, Zacchi, Zanier e tenenti Leonarduzzi e Rizzoli. Con l'intervento delle fanfare, il corteo si muove, avanza per la frazione di Piovega, Sottocastello, Porta Udine, Via Bini e raggiunge la Piazza Vittorio Emanuele II ove, sotto la Loggia Municipale, a nome della Sezione gemonese, il presidente del comitato organizzativo tenente Gino Dosi, porge alle autorità e ai convenuti il benvenuto ed uno schietto ringraziamento. Dopo la tradizionale bicchierata, si ricompone il corteo che prosegue lungo le vie Cavour e Carlo Caneva portandosi sino alla chiesetta della Pace, a circa un chilometro dal paese, alle falde del dominatore di Gemona Monte Chiampon, ove monsignor Giovanni Forgiarini, nativo di Gemona ed alpino, assistito da don Grillo, vicario di Avasinis, capitano degli arditi d'assalto, alpino e pluridecorato e dagli alpini don Marchetti e don Merluzzi, celebra la Santa Messa. Segue l'inaugurazione del gagliardetto: madrina la madre della gloriosa medaglia d'oro Urli, della vicina Magnano. Officiante don Grillo, che impartisce la benedizione accompagnandola da vibranti parole. La madrina, con voce rotta dalla commozione consegna il vessillo all'alpino alfiere, mutilato Santo Di Bernardo, con queste parole: "Ho aderito con orgoglio, o bravi Alpini, all'invito di essere madrina del vostro bel gagliardetto... ".
Al termine della manifestazione il corteo si ricompone e raggiunge nuovamente Piazza Vittorio Emanuele II, per deporre una verde corona con verde nastro ,al monumento dei Caduti, in mezzo ad un religioso silenzio, interrotto dal commovente inno del Piave.
Il tenente colonnello Della Bianca, salito sul gradino del monumento, da grande alpino, pronuncia parole di circostanza. Fra i meritevoli ed infaticabili organizzatori, oltre a quelli già menzionati, ricorderemo: Cesare Della Marina - Cornelio Barazzutti - Luigi Sartori - Andrea Castellani - Leonardo Seravalli - Ernesto Isola - Paolo Comis - Ferruccio Raffaelli ed altri bravi ex alpini ".

SEZIONE A.N.A. DI GEMONA: "STORIA"


alpini pontebbaLa lunga e talvolta complessa e composita "storia" della Sezione A.N.A. di Gemona è stata contrassegnata - come ogni evento umano - da molteplici avvenimenti, fatti, persone. La relazione che segue ne sottolinea, in maniera estremamente semplice e per quanto possibile obbiettiva, lo scorrere delle vicende.
Nei primi anni gli adempimenti amministrativi erano limitati a poche esigenze. Il tesseramento, iniziale elemento organizzativo: una semplice elencazione di aderenti, di cui il "Fascettario soci" annualmente rappresentava l'ufficiale consistenza, nei rapporti con la sede nazionale. Dopo pochi anni già funzionavano uno schedario soci ed una sede, in un locale concesso in uso dalla "Società operaia".
Durante la seconda guerra mondiale, questo locale venne occupato dalla DICAT e poi abbandonato; gran parte dell'archivio, per le vicende belliche, andò perduto.
Agli inizi del 1946 la ricostituzione dei gruppi è stata piuttosto difficoltosa, ma in graduale progresso. Quasi tutti i gruppi furono ricostituiti; qualcuno, data la distanza da Gemona, passò ad altra Sezione, cosicché la zona territoriale, divenuta meno ampia, fu più facilmente gestibile per i contatti associativi.
Il terremoto del 1976 che ha colpito molti comuni del nostro ambito territoriale, ha solo temporaneamente limitata la nostra attività. Determinante la perdita di gran parte dell'archivio sociale. Il parziale recupero è stato possibile solo più tardi, quando si è potuto entrare nelle abitazioni sinistrate mercé l'ausilio anche dei Vigili del Fuoco; nel frattempo gli elementi atmosferici avevano distrutto gran parte dell'archivio stesso.
Per i motivi sopra detti molte notizie saranno parziali o incomplete. Il materiale recuperato e riordinato, è oggi conservato nella nuova sede sezionale di Via Scugjelars. La presente trattazione sarà integrata dalla riproduzione di fotografie che vecchi soci od i loro familiari hanno messo cortesemente a disposizione: sono ricordi lontani nel tempo, ma sempre vicini al cuore alpino. Ringraziamo chi ha tanto efficacemente collaborato e chi ha conservato il materiale.
Iniziamo elencando cronologicamente le date di particolare rilevanza:

18.02.1925 Atto costitutivo. Presidente provvisorio Co. Bulfardo Gropplero.
11.1 0.1925 Raduno ed inaugurazione del gagliardetto.
14.11.1925 Assemblea per la votazione delle cariche sociali. Presidente Gino Dosi fino al 1929.
Dal 1929 al 1936 Presidente (regge la Sezione) Alberto Liuzzi (caduto in Spagna il 12 marzo 1937): medaglia d'oro al Valor Militare.
Dal 1936 al 1967 Presidente Antonio Venchiarutti, che conserva la carica anche nei periodi di richiamo alle armi.
Dal 1968 al 1983 Presidente Antonio Palese
Dal 1984 al 1989 Presidente Arturo Di Gianantonio
Dal 1989 al 1998 Presidente Alessio Silvestri
Dal 1998 al 2002 Presidente Mario Serafini
Dal 2002 al 2005 Presidente Ivano Benvenuti
Dal 2005 al 2006 Presidente Dario D'Incà
Dal 2006 al 2010 Presidente Carlo Vozza
Dal 2010 Presidente Ivano Benvenuti

I primi gruppi ad essere costituiti oltre a quello di Gemona, sono:
Artegna 1928, seguono i gruppi di Montenars, Osoppo, Moggio, Resia, Pontebba, Tarvisio.
Al 30 giugno 1931 la forza dei gruppi era la seguenti:

Gemona      Ermes A.Zumino        93
Artegna       Eugenio Siega           35
Moggio        Udinese Dante Franz  57
Montenars   Ruggero Tonello        15
Osoppo       Francesco Marchetti   15
Pontebba    Cesare Marta             80
Resia          Antonio Zuzzi            105
Tarvisio       Umberto Pio             70
                  TOTALE                   470

1933 gagliard ospedGli altri gruppi furono costituiti nei seguenti anni:

Ospedaletto 1933 - Alesso 1933 - Avasinis 1961 - Intemeppo 1959 - Bordano 1970 - Peonis 1959 - Venzone - Campo Lessi 1971.

Nel 1934 venne costituito il gruppo Carinzia costituito con sede a VilIaco e comprendente 27 soci tutti residenti in Carinzia per motivi di lavoro. Cessò nel 1946.
Il gruppo di Osoppo, ricostituito nel 1968, passerà ad altra Sezione nel 1974. I gruppi di Pontebba, Resia, Tarvisio e Moggio saranno ricostituiti passando ad altra Sezione per esigenze di maggior facilità di comunicazioni territoriali.

Dal 1925 al 1940 nostri iscritti hanno partecipato, spesso in consistente numero, alle Adunate nazionali, compresa quella di Tripoli del 1935. La loro partecipazione annualmente proseguì dal 1948 accompagnata spesso dalla fanfara e con striscioni che vogliamo ricordare: "Pochi i presenti, molti nel Paradiso di Cantore" - "Dio creò le cost.grup alessomontagne, e noi su quelle difendiamo la Patria" - "Ieri, oggi, domani, sempre!" - "Gemona, Julia, Galilea: tre nomi una epopea" - "Mandi Fradis, Gemona vi ringrazia" - "Grazie Fradis" - "Nei momenti più difficili resta la nostra fermezza" - "I superstiti del "Gemona" ai Caduti della "Galilea" - "Non dite che siamo pochi, dite solo che ci siamo" - "Con la leva si impara ad amare la Patria". Si ricorda anche l'artistico simulacro del "mulo", (quando era lecito portare simboli alpini) che apriva col nome della nostra Sezione la sfilata del 1954 (lasciato poi in dono alla Sezione di Roma).


Nel 1935 è stata organizzata la gara nazionale di fondo di sci dell'A.N.A. a Tarvisio.
1935 gara sciNel 1942 vennero offerte le drappelle al battaglione Val Fella, comandato dal maggiore Zancanaro, e la fiamma di combattimento al battaglione Gemona, cerimonie che il programma prevedeva per il 1940 e furono rimandate per il trasferimento dei reparti nelle zone d'oltremare.
Negli anni dal 1940 al 1946 la Sezione si è prodigata a favore dei richiamati e con l'erogazione secondo l'opportunità, di assistenza alle loro famiglie. Sempre presente alla partenza dei reparti militari per i vari fronti ed ai loro rientri in sede.
Particolarmente significativo l'incontro a Manzano per il commosso saluto alla divisione Julia, in partenza per la Russia.cost grup carinzia

 


alpini reduci






DOPO LA GUERRA

Nel marzo 1946 il maggiore Antonio Venchiarutti, ricevuto l'incarico dall'allora presidente dell' A.N.A. onorevole Bonomi di ricostruire la Sezione, provvede ad indire un'assemblea straordinaria per il giorno 3 giugno, curando la raccolta delle adesioni. Trenta i presenti. A presidente viene eletto lo stesso Antonio Venchiarutti ed a consiglieri Bruno Della Marina, Virgilio Baldissera, Comelio Barazzutti, Mario Londero. Nella riunione del consiglio del 28 dicembre viene deliberato di non ampliare la zona territoriale della Sezione, oltre il mandamento. I gruppi della Val Fella, Tarvisio e Resia, passano ad altra Sezione per la distanza che rendeva difficoltosi i rapporti associativi. Ci si limitò pertanto ai gruppi di Camia, Venzone, Ospedaletto, Alesso, Trasaghis, Peonis, Osoppo, Montenars ed Artegna. Vengono devolute Lire 500 al C.A.I. per il rifugio Monte Cuarnan e Lire 1.500 per la cappella costruita sul Monte Ledis.
La quota sociale è fissata in Lire 50 (Lire 25 per la sede centrale e Lire 25 per la Sezione). Alla fine del 1947 giunge a Gemona, nella caserma di Via XX Settembre, la 72^ compagnia del battaglione Tolmezzo. Sono state disposte festose accoglienze con la partecipazione dell'Amministrazione Comunale e della popolazione. Manifesti e striscioni porgono il benvenuto agli alpini

Il 23 maggio 1948 viene organizzata la prima festa in località Sant' Agnese, manifestazione che viene rinnovata ogni anno e per la quale, per i servizi logistici i reparti militari di stanza offrono valida collaborazione, sottolineando con la loro partecipazione la fratellanza alpina. Ricordiamo l'opera del capitano Ebene della 72^ compagnia del battaglione Tolmezzo. È intervenuto il colonnello Del Din che ha espresso il saluto fraterno agli alpini in congedo.
Nell'assemblea annuale è aumentato il numero degli iscritti (101). Le votazioni confermano a presidente Antonio Venchiarutti, a vice presidente Bruno Della Marina ed a segretario Ennio Isola. Ci si impegna alla partecipazione alla prima Adunata nazionale del dopoguerra che si svolgerà a Bassano ed alla quale interverrà un centinaio di soci.
Ha luogo il saluto ai congedanti alpini con la consegna a loro delle tessere dell' A.N.A.
Durante la cerimonia del 4 novembre è stata consegnata la medaglia d'oro al Valor Militare ai congiunti del concittadino Alberto Goi, caduto sul fronte russo.

L'8 maggio 1949 viene effettuata la cerimonia della ricostituzione del gruppo di Alesso. È intervenuto il presidente della Sezione. Sono presenti i 22 iscritti. A capo gruppo viene nominato Pietro Stefanutti classe 1876; consiglieri: Giovanni Turisini classe 1887, Giovanni Stefanutti classe 1900 e Antonio Cucchiaro classe 1883.
La Sezione ospita un gruppo di penne nere della Sezione di Parma che vengono a Gemona dopo aver sostato a San Daniele ed a Muris di Ragogna alla lapide dedicata ai naufraghi della motonave "Galilea". Nel corso dell'incontro viene consegnata la medaglia d'argento al Valor Militare al concittadino sergente Luciano Facile.
La Sezione è impegnata nella partecipazione alla riunione della Julia a Pordenone (11 settembre) ed all' Adunata nazionale A.N.A. del 2 ottobre a Bolzano.
Gli iscritti all'inizio dell'anno sono 113 a Gemona, 16 a Carnia - Venzone e 22 ad Ospedaletto.
La quota sociale viene stabilita in Lire 100, di cui 50 per la sede nazionale.

Nell'assemblea del 1950, viene confermato presidente Antonio Venchiarutti; sono pure confermate le altre cariche sociali.
È stato celebrato il 25° di fondazione della Sezione, con un raduno nel quale oltre al doveroso omaggio ai Caduti ed al corteo fino alla chiesetta della Pace, è stato benedetto il nuovo gagliardetto; è seguita la distribuzione del rancio a Sella Sant' Agnese. Discorso del presidente di Sezione. Sempre valida la collaborazione della 72^ compagnia del capitano Scuor. La Sezione ha partecipato ad una gita a Fusine ed alle manifestazioni alpine al Monte di Muris, a Bassano (inaugurazione del Museo del Ponte) ed a Conegliano.
La quota per il 1951 è stata fissata dalla sede nazionale in Lire 150, elevate a Lire 200 comprensive della quota sezionale.
La disponibilità di cassa è di Lire 25.276.

Nel 1951 la Sezione è impegnata per l'Adunata a Gorizia ed all'incontro di Brunico per l'inaugurazione del monumento all' Alpino. Rappresentanze partecipano a manifestazioni a Cividale, Venezia, Tolmezzo. Sempre apprezzata la collaborazione, in molteplici occasioni, della 72^ compagnia, al comando del capitano Ermenegildo Moro. Ha luogo la festa sezionale a Sella Sant' Agnese.

All'assemblea del 1952 risultano confermati il presidente ed il vice presidente già in carica. Sono eletti a segretario Andrea Castellani ed a consiglieri i soci Mario Londero, Nello Venchiarutti, Francesco Dall'O', Giuseppe Elia; a revisori: Luigi Sartori e Francesco Venchiarutti.
La partecipazione all' Adunata nazionale di Genova è stata consistente. Il 27 luglio viene consegnata la drappella alla 72^ compagnia comandata dal capitano Giobatta Zanier, a Sappada, ove il reparto è impegnato per le esercitazioni estive.
Il 24 maggio solenne cerimonia nella nuova caserma che è stata intitolata alla medaglia d'oro Alberto Goi.
Si restituisce la visita fatta dal gruppo di Langhirano (Parma), con una rappresentanza per l'inaugurazione del monumento ai Caduti alpini di quella località.
Il numero dei soci è in aumento: Gemona 87 - Artegna 24 - Alesso 9 - Carnia Venzone 38 - Ospedaletto 21.

Nel 1953 il gruppo di Artegna inaugura il monumento ai suoi concittadini della "Julia" dispersi in Russia. L'opera dello scultore Giovanni Patat raffigura un alpino che sorregge un commilitone morente. Alla base dell' opera la dedica "Agli Eroi della Julia". Sono presenti, oltre alla popolazione ed a molti alpini, il generale Ambrosiani comandante la Julia, il colonnello Coisson comandante 1'8° reggimento alpini, il colonnello Sangiorgio comandante il 3° artiglieria alpina, i comandanti dei battaglioni Tolmezzo e Feltre, rappresentanze di sezioni alpine e di gruppi. Oratore ufficiale l'alpino avvocato Pascatti. Seguono gli interventi del generale Della Bianca, della signora Berghinz. Il consiglio direttivo ha partecipato il 3 novembre al ricevimento degli ufficiali del comando brigata Julia e del 3° reggimento artiglieria alpina ed il 4 novembre, dopo le celebrazioni dell' anniversario della vittoria, in caserma, è stato ospite del capo di Stato Maggiore della Julia tenente colonnello Lovatelli.
Il 12 dicembre il comandante del 3° reggimento artiglieria alpina colonnello Emmer ha presentato alla popolazione ed alle autorità cittadine quel gruppo che della città di Gemona porta il nome.
I soci della Sezione sono 219.
Buona la partecipazione alI'Adunata nazionale di Cortina.

medaglia colombaDopo l'assemblea annuale del 1954 le cariche sociali evidenziano poche variazioni: a vice presidente viene nominato Fausto Manani. Nuovi consiglieri: Francesco Forgiarini e Ezio Bruno Londero. Cerimonia in Piazza del Ferro per la consegna delle drappelle al gruppo Gemona del 3° artiglieria da montagna.
All'Adunata nazionale a Roma partecipano 114 soci.
Nel gruppo di Bordano: cerimonia di consegna della medaglia d'argento al Valore Militare al sergente Giocondo Colomba, grande invalido di guerra.
Gli iscritti sono 299.

Nell'Adunata nazionale a Trieste del 1955 partecipano numerosi iscritti con l, fanfara di Venzone.
Si effettua l'annuale gita a Sella Sant'Agnese con il solito buon esito e con la cordiale collaborazione della 72^ compagnia comandata dal tenente Cruccu.
Visita di soci del gruppo di Langhirano (Parma).
I soci iscritti sono 342.

L'assemblea del 1956 per la nomina delle cariche sociali conferma i precederti componenti.
Viene approvato il "Regolamento sezionale".
Il 3 giugno a Pontebba ha luogo la cerimonia per la ricostituzione del battaglione Gemona, al quale vengono consegnate le drappelle donate per iniziativa degli ufficiali in congedo di detto reparto. Per l'occasione il battaglione giunge a Gemona, dove affluiscono anche numerose rappresentanze di alpini friulani e di Parma.
Si ha la dolorosa dipartita del capogruppo di Artegna Eugenio Siega.
All' Adunata di Napoli notevole partecipazione di soci.
L'entità numerica dei soci è invariata rispetto all'anno precedente.
Per il 1957 la quota sociale è fissata in Lire 250.

Nel 1957 all'Adunata nazionale a Firenze partecipano quaranta soci.
Rappresentanze della Sezione a Muris di Ragogna e sul Monte Ortigara. I soci sono ora 352.

A seguito delle votazioni avvenute nel corso dell'assemblea del 1958, nella quale i soci partecipanti sono 181, il nuovo consiglio conferma a presidente Antonio Venchiarutti, a vice presidente Antonio Palese; segretario Lucio Pischiutti. Nuovi consiglìeri: Giuseppe Cedaro, Giuseppe Vetromile. Revisori: Antonio Siega, Cesare Sabidussi, Luigi Toson. Giunta di scrutinio: Giacomo Barazzutti, Luigi Ro Giuseppe Carminati. Attività svolte: Adunata a Trento, Veglia verde, partecipazione alla festa dell'8° alpini, all'inaugurazione del monumento sul Monte Bernadia e alle cerimonie del 4 novembre.
Cerimonia di saluto al tenente Veronelli e di benvenuto al capitano Martino Poli, al comando della 72^ compagnia. I soci sono 406 (Gemona 200 - Avasinis 11 Peonis 27 - Alesso 15 - Artegna 62 - Carnia Venzone 56 - Ospedaletto 35).

Nel 1959 gli iscritti sono 466.
All' Adunata di Milano partecipano 50 iscritti.
A comandare la 72^ compagnia è il capitano Armando Milanese.
Partecipazione alle cerimonie a Gorizia per l'inaugurazione del monumento all' Alpino della Julia, ed a Tolmezzo nel 44° anniversario della conquista del Monte Pal Piccolo.
Si ripete il periodico incontro degli alpini in congedo, specialmente in occasione del rientro dei reparti dalle esercitazioni, dell'arrivo delle nuove reclute, della partenza dei congedanti.
Si rinnova la cerimonia del collegamento dei Cimiteri di guerra, mediante la staffetta che reca la fiaccola per l'accensione del tripode che illumina il monumento ai Caduti. Negli anni successivi la sosta della fiaccola avverrà in Cimitero, nel luogo ove sono deposte le salme dei Caduti.
Si ha la costituzione del gruppo di Peonis.

Inaug gr interneppoNel 1960 l'assemblea generale ha confermato il consiglio precedente. In occasione del 35° anniversario della fondazione, la Sezione ha ricordato la data durante la festa a Sella Sant' Agnese, dove è stato pure benedetto il nuovo Labaro.
Alla cerimonia della costituzione del gruppo di Intemeppo l'oratore ufficiale è stato il generale Della Bianca, presente anche il presidente Antonio Venchiarutti Anche il gruppo di Peonis è stato inaugurato ufficialmente con la benedizione del gagliardetto.
Una sessantina gli iscritti all' Adunata nazionale di Venezia.
I soci sono 513.

Nel 1961 è stato inaugurato ufficialmente il gruppo di Avasinis: capo gruppo Arturo Di Gianantonio. All' Adunata di Torino partecipano 50 soci.
Partecipazione a Tolmezzo alle celebrazioni dell'8° alpini ed alla consegna delle drappelle all' 11 ° alpini da posizione.
Il capitano Gian Carlo Jean sostituisce il capitano Milanese al comando de 72^ compagnia. I soci raggiungono la cifra di 579. La quota sociale viene elevata a Lire 300

Alle cariche sociali in seguito all'assemblea generale avvenuta nel 1962, se confermati: a presidente Antonio Venchiarutti, a vice presidente Antonio Palese
a segretario Lucio Pischiutti. I consiglieri eletti sono: Bruno Della Marina, Francesco Dall'O', Ezio Bruno Londero, Giuseppe Cedaro, Mario Londero, Giacomo Londero e Pier Luigi Coccolo. A sindaci: Arrigo Della Marina e Cesare Sabidussi. A giunta di scrutinio: Giuseppe Carminati e Francesco Forgiarini. Piuttosto limitata la partecipazione all' Adunata di Bergamo; più massiccia quella al raduno della Divisione Julia a Udine del 3 giugno. È stato ospite di Gemona il coro A.N.A. di Bassano.
Partecipazione a Paluzza alla festa dell' 11° il primo settembre. Solenni cerimonie all'arrivo, dalla ex Jugoslavia, delle spoglie di due alpini caduti durante la seconda guerra mondiale: Pietro Lepore e Tarcisio Gubiani.

Nel 1963 i soci raggiungono la cifra di 608.
Si procede alla benedizione del gagliardetto del gruppo di Alesso e del gruppo di Artegna. Partecipazione al raduno Triveneto a Conegliano.
L'assemblea annuale si è svolta regolarmente.
La Sezione sottoscrive una somma per i sinistrati del Vajont. Il comando del battaglione Tolmezzo, da Artegna, e la 72^ compagnia da Gemona, si trasferiscono nella caserma di Venzone.
Numerosa rappresentanza anche all'Adunata nazionale di Genova.

L'assemblea generale ordinaria del 1964 ha visto confermare il consiglio precedente. Al presidente Venchiarutti è stata offerta un medaglia d'oro in riconoscimento dei 30 anni di presidenza.
All'Adunata di Verona hanno partecipato oltre 100 soci.
Soci della Sezione di Gorizia, in gita sul Monte Cuarnan e Chiampon, hanno fatto sosta a Gemona, accolti festosamente dai nostri alpini.
La Sezione è stata chiamata alla raccolta di fondi per il riatto della chiesa del Redentore sul Monte Cuarnan, danneggiata dal fulmine.
La quota sociale è portata a Lire 500. La forza della Sezione è di 619 soci.

L'assemblea annuale del 1965 si è svolta con la consueta affluenza e con la dettagliata relazione del presidente.
Per il gruppo di Gemona ha luogo la benedizione del nuovo gagliardetto.
All' Adunata di Trieste si partecipa con notevole concorso di iscritti. Continua la partecipazione della Sezione e dei gruppi alle varie manifestazioni specie nel Friuli. I soci sono 654.

Nel 1966 nell'assemblea generale si sono svolte le votazioni per il consiglio direttivo per il biennio 1966/67.
Confermati nella carica il presidente ed il vice presidente; le mansioni di segretario vengono assunte da Bruno Della Marina. Nuovi consiglieri eletti: Enrico Busa e Benedetto Carminati. A revisore Mario Londero di G.; a membri della giunta: scrutinio Pietro Londero e Romeo Zanitti. Il consiglio direttivo ora è composto da 11 membri e viene proposto di affidare a loro l'incarico di fiduciari nelle zone distanti dal centro.
All' Adunata nazionale di La Spezia partecipano una trentina di soci.
Il numero dei soci è salito a 667.

Nelle riunioni del consiglio direttivo del 1967, oltre alle normali decisioni p le partecipazioni alle varie manifestazioni (Ortigara, Monfalcone, Resia, ecc.), quella relativa all' Adunata di Treviso è stata programmata con particolare impegno.
Anche il previsto arrivo dei reparti del 3° Reggimento artiglieria da montagna e l'inaugurazione della nuova caserma sono stati ampiamente trattati. Alle assemblee generali annuali dell' A.N.A. a Milano la Sezione, da vari anni, ha delegato il dottor Rinaldo Baldissera. L'entità numerica della Sezione è stazionaria.

Nel 1968 nel corso dell'assemblea generale, il presidente cavaliere uffici Antonio Venchiarutti rinuncia all'incarico, retto per tanti anni con impegno e capacità organizzative. Gli subentra il dottor Antonio Palese; gli altri membri del consiglio sono: Giuseppe Cedaro vice presidente, Mario Londero, Giuliano Morgante Ottorino . Zanini, Emico Busa, Remigio Urbani, Sandro Tuti, ed i capi gruppo: Giovanni Stefanutti (Alesso), Giacomo Sandri (Artegna), Melio Urban (Avasinis), Dante Piazza (Intemeppo), Sante Simeoni (Ospedaletto), Antonio Mamolo (Peonis) Antonio Chinese (Venzone). Durante la riunione viene decisa la costituzione Gruppo Gemona. A capo gruppo viene eletto Giuseppe Cedaro.
Le altre cariche sezionali sono rette dai soci Mario Londero di L., Cesare Sabidussi e Arrigo Della Marina come revisori.
Alla fine dell'anno viene costituito il gruppo di Osoppo, con ottanta soci. L'assemblea ha nominato il direttivo del gruppo: Ferdinando Pittis, Pietro Cosani
Antonio Faleschini, Domenico Fabris e Luigi Cimenti.
Consistente la partecipazione all' Adunata nazionale di Roma.

Di particolare rilevanza, nel 1969, è il raduno sul Forte di Osoppo. Vi hanno partecipato il generale Pietro Zavattaro Ardizzi, comandante delle truppe Carnia e Cadore, autorità civili e militari: è stata scoperta una lapide commemorativa dedicata, a Leonardo Andervolti, difensore nel 1848 del Forte. In quell'occasione il presidente della Sezione si è fatto promotore perché venisse formato un comitato con lo scopo di promuovere iniziative per il ripristino e la sistemazione della storica fortezza. Si è anche proceduto alla benedizione del gagliardetto del gruppo di Osoppo.
Il gruppo di Avasinis ha rinnovato il direttivo, con la conferma del capo gruppo Melio Urban; consiglieri Stefano Orlando, Davide Del Bianco, e vice capo gruppo Luigi Orlando.
Consistente partecipazione all'Adunata di Bologna.

Nel 1970 è stato costituito ufficialmente il gruppo di Bordano, con la benedizione del gagliardetto. La manifestazione è onorata dalla presenza del colonnello Donati comandante del 3° Reggimento artiglieria da montagna, di alti ufficiali e folte rappresentanze di alpini.
Sul Forte di Osoppo, nel settembre, una grandiosa manifestazione ha visto almeno 4000 penne nere: molti, già militari, avevano sostato nei reparti sistemati sul forte prima del conflitto ed erano poi partiti per i fronti della Grecia, Albania e Russia. Oratore ufficiale è stato Giulio Bedeschi già appartenente alla 13^ batteria da montagna, di stanza ad Osoppo, che fra gli applausi ha concluso con queste parole:"Il Forte è un altare attorno al quale aleggiano gli spiriti dei nostri Caduti".
Nell'ottobre del 1970 a Bari si è svolto il raduno interregionale per la ricorrenza del 300 anniversario della partenza dei reparti alpini diretti al fronte di guerra greco - albanese e per ricordare i militari scomparsi nell'affondamento della motonave "Galilea", nel corso del loro rientro in Patria. Ha partecipato un notevole numero di soci della Sezione, che facevano ala al gonfalone del comune di Gemona presente col sindaco Edoardo Disetti.
Si sono rinnovati il rito della Fiaccola della fraternità e la cerimonia del 4 novembre, con la partecipazione dei reparti di stanza a Gemona.
Riunione del Triveneto A.N.A. a Udine.
Partecipazione all' Adunata di Brescia.

Nel 1971 la Sezione ha positivamente espletato l'impegno di organizzare lo svolgimento invernale dei Giochi della gioventù, sulla pista di Sappada.
Si è avuta l'improvvisa dipartita del capogruppo di Ospedaletto, Dante Simeoni.
Si è costituito il gruppo di Campo Lessi. Dalle votazioni l'assemblea elegge a capo gruppo Luciano Londero, a vice capo gruppo Renzo Tosolini ed a consiglieri Giancarlo Venturini, Romeo Pascolo, Pietro Casani, Daniele Cragnolini; Luigi Tosoni, Giovanni Copetti e Pierino Cragnolini.
Sono cinquanta gli iscritti.
Viene benedetto il gagliardetto del gruppo di Venzone. Nella caserma Goi del 3° Reggimento artiglieria da montagna viene inaugurato il monumento agli artiglieri del 3°, opera di notevole valenza dello scultore Giovanni d' Artegna e donato dalla Sezione A.N.A.di Gorizia. Erano presenti le massime autorità militari, moltissimi alpini dell' A.N.A.e la popolazione.
Molteplice 1'attività associativa espletata dalla Sezione: rappresentanze Monte di Muris, la partecipazione all' Adunata di Cuneo, la festa a Sant' Agnese, Fiaccolata della fraternità. A Venzone si è svolta l'assemblea annuale nel corso del quale viene confermato presidente Antonio Palese.

Commemorato nel 1972 il centenario della fondazione del Corpo degli Alpini con un'austera cerimonia alla quale hanno partecipato autorità cittadine, scuole associazioni d'arma. Prestava servizio un picchetto del 3° Reggimento artiglieria da montagna. Deposizione di corona al monumento ai Caduti e lettura del messaggio trasmesso capo di Stato Maggiore dell'Esercito.
Il gruppo di Campo Lessi procede all'inaugurazione ed alla benedizione gagliardetto alla presenza del comandante della Brigata Julia e dei comandanti dell'8° e 11 ° alpini.
A Milano, all'Adunata del centenario, la Sezione ha partecipato con numerosa rappresentanza.

Nella ricorrenza del 40° di fondazione, nel 1973, il gruppo di Ospedaletto inaugurato il nuovo gagliardetto. Dopo la cerimonia di benedizione, il socio Ernrico
Busa ha tenuto il discorso ufficiale e quindi i numerosi convenuti si sono incontrati a Sella Sant' Agnese.
Il Forte di Osoppo ha ospitato 5000 alpini convenuti per la rievocazione sacrifici e del valore della Divisione Julia, (alla quale è stata intitolata la strada pano- ramica della fortezza) e per la commemorazione dei Caduti di tutte le guerre e per la deposizione di memori corone ai cippi e monumenti a loro dedicati.
Alla caserma Goi sono stati festeggiati i congedandi del primo contingente 1972. Erano presenti i rappresentanti delle associazioni d'Arma.
All' Adunata di Napoli numerosi i nostri soci.
Doloroso il decesso del vice presidente della Sezione Cesare Polano e del capo gruppo di Intemeppo Dante Piazza.
Per il 50° di fondazione della Sezione di Gorizia una cinquantina di soci hanno partecipato alla relativa manifestazione.
A seguito del decesso del vice presidente Cesare Polano e delle dimissioni del presidente Palese, ha avuto luogo un'assemblea straordinaria per il rinnovo delle cariche sociali: approvazione del "Regolamento sezionale" e delle relazioni morale e finanziaria. Si è proceduto alla nomina del consiglio direttivo, che risulta così composto: presidente Antonio Palese; vice presidenti Enrico Busa e Giacomo Sandri. Segretario Mario Londero junior; tesoriere Mario Londero senior. Consiglieri: Giocondo Colomba, Bruno Della Marina, Melio Urban, Luciano Londero, Ferruccio Venuti, Ottorino Zanini, Pietro Cosani, Aristide Stroili, Antonio Chinese, Giovanni Stefanutti, Ezio Bruno Londero, Giovanni Rossi, Tarcisio Rizzi.
Iscritti alla Sezione: 839.

Nel 1974 si ha la dolorosa perdita del tenente colonnello cavaliere ufficiale Antonio Venchiarutti che la Sezione ebbe fra i soci fondatori e suo presidente dal 1936 al 1968. Aveva partecipato alla Prima e alla Seconda Guerra Mondiale, decorato con Croce di guerra al Valor Militare, presidente onorario della Sezione.
All' Adunata nazionale svoltasi a Udine, definita "la grande Adunata", hanno partecipato moltissimi soci della Sezione. Il gruppo di Osoppo delibera in assemblea di staccarsi dalla Sezione di Gemona e passare a quella di Udine.
Sono stati festeggiati tre gemonesi da molti anni residenti in Argentina: Luciano Facile, medaglia d'argento al Valor militare in Russia, il fratello Giuseppe reduce dalla prigionia in Siberia ed Enrico Gubiani già combattente in Grecia e poi in Russia.
Anche quest'anno la Sezione ha partecipato alle molteplici manifestazioni: accoglimento della Fiaccola, raduno a Sant' Agnese. Per iniziativa del comando del 3° reggimento artiglieria da montagna, si è ripetuta la cerimonia commemorativa con la deposizione di fiori nel settore del cimitero ove sono sepolti i militari stranieri caduti in azioni di guerra. Partecipazione a Cividale per il 50° di fondazione. Gli iscritti della ,Sezione sono 794.
Nelle assemblee di gruppo, per il triennio 1974/76 sono stati rinnovati i consigli di Intemeppo (capo gruppo Giovanni Rossi), Venzone (capo gruppo Antonio Chinese), Gemona (capo gruppo Bruno Della Marina), Ospedaletto (capo gruppo Femando Colussi), Avasinis (capo gruppo Melio Urban).
Nell'assemblea sezionale (alla quale era presente il colonnello Meozzi comandante del 3° Reggimento artiglieria da montagna), sono state approvate le relazioni morale e finanziaria.

Nel 1975 la Sezione ha festeggiato il 50° di fondazione. Notevole partecipazione di alpini e di autorità. Nel piazzale delle scuole di Via Dante, il generale Ermenegildo Moro ha tenuto l'orazione ufficiale, ricordando anche le epiche vicende del battaglione Gemona. Indi si è formato un corteo che ha raggiunto il centro per la cerimonia di scoprimento del cippo che la Sezione A.N.A. locale ha dedicato al battaglione che porta il nome della nostra cittadina.
Si partecipa, a Pordenone, all'Adunata della Julia. Duecento i consoci intervenuti all' Adunata nazionale a Firenze. Il numero degli iscritti è ora di 779.
Alla cerimonia della consegna della Bandiera di Guerra del disciolto 3° reggimento artiglieria da montagna, hanno assistito anche numerosi nostri soci.

Nel febbraio 1976 l'assemblea sezionale programma le annuali manifestazioni che si svolgono regolarmente. Il tesseramento è completato entro il marzo con 798 iscritti. L'Adunata di Padova accoglie 250 nostri partecipanti. Numerosa anche la partecipazione al primo raduno il 2 maggio a Lignano, del 3 ° reggimento artiglieria da montagna.
Poi il terremoto del 6 maggio, con la dolorosa dipartita di 14 soci: (6 a Gemona, 4 ad Artegna e 4 a Venzone) e di loro familiari. Pure 29 alpini in servizio sono deceduti nel crollo della caserma Goi. Distrutti gran parte dei fabbricati, mentre molti altri sono stati dichiarati inagibili.
Immediati i soccorsi: i primi a giungere, in ogni paese terremotato, i militari di stanza nella zona, seguiti subito dopo dai componenti delle nove diverse unità (istituzionali e volontarie) di pronto intervento. La loro opera generosa ed infaticabile non potrà essere dimenticata: sorgono attendamenti, cucine, canteri.
Contemporaneamente intervengono gli alpini dell'A.N.A. accorsi da ogni parte d'Italia nei cantieri di lavoro subito organizzati ed aiutati dalla nostra Associazione per le prime riparazioni e ricostruzioni.
Il 16 maggio 1976 l'ufficiale dell'esercito canadese Ronald George Mc Bryde, accorso in Friuli a recare aiuto ai terremotati, cadeva con l'elicottero in Avasinis, sulla valle del fiume Leale e chiudeva così - a 35 anni - la generosa esistenza nel corso di un intervento di profonda, umana solidarietà. Nel primo anniversario la Brigata alpina Julia ha apposto nella località del suo sacrificio un cippo - ricordo, il gruppo A.N.A. di Avasinis ha poi effettuato integrativi lavori di completamento del sito e nel 1977 ha provveduto (con altri enti ed associazioni) ad una cerimonia commemorativa con la partecipazione dei familiari del Caduto (moglie e due figli) venuti dal Canada, di popolazione e autorità giunti anche da località lontane, delle autorità consolari canadesi di Milano e Roma.
Il 6 giugno solenne commemorazione dei deceduti nel sisma: commossa cerimonia tenutasi in cimitero, officiata dall'arcivescovo Battisti, alla presenza delle maggiori autorità, tra cui il presidente nazionale dell'AN.A. Bertagnolli, l'onorevole Zamberletti, il generale alpino De Acutis, coordinatore degli aiuti militari alle zone colpite dal sisma.
Ricordiamo conviva partecipazione la dipartita di Carlo Longaretti, capogruppo A.N.A. di Treviglio volontario nel cantiere n. 4 per doloroso incidente, nel corso del quale rimase ferito anche Giovanni Belloli, altro alpino venuto in Friuli con i primi soccorsi.
A chiusura del cantiere n. 4, in data 11 settembre, gli alpini che lo gestivano hanno donato al Comune di Gemona, il monumento (opera dello scultore Vittorio Piotti) che oggi è opportunamente collocato nel centro abitativo della cittadina.
A metà settembre il terremoto ha nuovamente sconvolto i nostri paesi, annullando tutti i piani di ricostruzione e di abitabilità, vanificando tutti i lavori delle prime riparazioni e costringendo all'esodo le popolazioni verso il litorale adriatico, specie a Lignano e Grado, nelle cui sedi municipali il 19 dicembre la Sezione, in collaborazione con i gruppi A.N.A. locali, rende doveroso omaggio alle vittime del sisma e ringrazia la comunità locale per la generosa, ospitale, partecipe accoglienza.
Il 24 dicembre, ad iniziativa di Radio Effe "Invito al Nadàl", vengono collocati gli alberi di Natale sulle macerie di venti località terremotate, quale gesto di umana solidarietà e segno della volontà di ricostruire.
Nell'ultimo trimestre, fino al marzo successivo si mantengono i contatti con i nostri soci, attraverso varie iniziative: interventi di assistenza (distribuzione di aiuti e del periodico associativo l'Alpino), il tutto programmato ed attuato attraverso anche frequenti riunioni del consiglio sezionale. In novembre si è spento il grande invalido di guerra Giocondo Colomba, medaglia d'argento al Valor Militare, capo gruppo di Bordano.

Nel mese di gennaio 1977 dipartita del capo gruppo di Alesso, l'amico Giovanni Stefanutti (classe 1900), dopo lunga e impegnata attività associativa.
All'ultimo saluto, in chiesa, numerosa la fraterna partecipazione del gruppo di Alesso e della Sezione. .
Complessa risulta 1'azione di tesseramento per la difficoltà di comunicare con gli iscritti, molti dei quali trasferiti dopo il recente sisma. Le adesioni sono 758.
Nel primo trimestre si è portata a termine la raccolta delle firme per il disegno di legge per il voto agli emigranti e la distribuzione di vestiario che la Sezione di Venezia ha generosamente donato per i consoci. Ha validamente collaborato l'amico Pio Garzitto dell' A.N.A di Lignano, mettendo a disposizione adeguati locali. Una nostra rappresentanza è stata invitata dall' A.N.A. di Bergamo, alla cui assemblea generale il nostro presidente ha espresso la gratitudine degli alpini per quanto operato al cantiere n. 4.
In aprile sosta a Gemona il gruppo di Parma.
Il gemellaggio fra gli alpini di Santena e Gemona si è concluso durante l'Adunata di Torino, alla quale hanno partecipato 200 e più nostri iscritti.
Nel periodo estivo ha funzionato il cantiere A.N.A. di Venzone per lavori ai Rivoli Bianchi. Si è pure avuto lo scoprimento del monumento opera di Vittorio Piotti nella "Via degli alpini", a ricordo dell'opera svolta dalle penne nere d'Italia, con generosa, fraterna partecipazione, in soccorso del Friuli terremotato.
L'assemblea si è potuta effettuare il 26 giugno, nella quale si sono svolte le elezioni delle cariche sociali per il triennio 1977/79. Sono stati eletti, oltre ai capo gruppo, anche Ottorino Zanini - Ezio Bruno Londero - Ottorino Baldissera - Aristide Stroili - Arturo Di Gianantonio - Enzo Gussetti - Claudio Sangoi - Danilo Pesamosca. A presidente Antonio Palese. A revisori: Cesare Sabidussi - Giuseppe Vetromile - Arrigo Della Marina. A giunta di scrutinio: Antonio Palese - Ottorino Baldissera.
Riprende l'incontro annuale dei soci del gruppo di Gemona, in località "Tei", per l'inagibilità delle strade per Sella Sant' Agnese. Ospiti gli alpini che lavorano al cantiere di Venzone.
Ad Interneppo il gruppo locale ha ringraziato i militari genieri della Brigata Manin e quelli di stanza a Maniago con i loro ufficiali, impegnati per il montaggio dei prefabbricati destinati alla popolazione.
Anche a Bordano si sono incontrati i gruppi della destra Tagliamento, nella volontà di continuare la ricostruzione contestualmente alla ripresa dell'attività associativa A.N.A nelle nostre zone.

Nel 1978 i soci sono 786.
Il 25 marzo a Muris ed il 9 aprile a Recco (Genova) incontro con i reduci del "Galilea".
All'assemblea generale dell' A.N.A a Milano viene consegnato il premio "Fedeltà alla montagna" al socio del gruppo di Venzone Lino Di Bernardo.
Il 30 aprile commemorazione del capo gruppo Giocondo Colomba di Bordano, con apposizione di una targa da parte del gruppo AN.A. di Campodarsego (Padova), presente anche il generale Giuseppe Del Fabbro.
Il 19 marzo riunione del Triveneto a Udine. Il 3 giugno a Gemona, consegna della cittadinanza gemonese, nella sala consiliare del Comune, al presidente nazionale dell' A.N.A. Bertagnollì ed al generale De Acutis, già comandante della Julia nel 1976. .
Il 23 luglio consegna ufficiale della case A.N.A. presso la caserma Goi e successivamente a Portis di Venzone delle cinque case ivi costruite dall' AN.A Cerimonia di onorificenza conferita ad Antonio Chinese, già capo gruppo di Venzone. Erano presenti il nostro presidente nazionale ed il generale Rizzo, comandante della Julia. Il 4 giugno a Udine partecipazione alla cerimonia di decorazione delle Bandiere dei reparti della Julia e alla consegna delle medaglie d'oro al merito civile ai vessilli delle Sezioni A.N.A. friulane.
Si riprendono le gite sociali e le partecipazioni alle manifestazioni alpine.
Numerosa la nostra presenza anche all'Adunata di Modena. Scompare l'amico Giuseppe Cedaro, già capo gruppo di Gemona e per tanti anni consigliere di Sezione.

Il 18 marzo 1979 si riuniscono le sezioni del Triveneto, ospiti della caserma Goi. 1125 dello stesso mese convegno a Gemona dei superstiti del "Galilea" per l'annuale incontro.
In aprile una rappresentanza della Sezione è ospite del gruppo di Sala Baganza (Parma) nel 30° della sua fondazione.
A Venzone si costituisce la squadra antincendio con la partecipazione dei soci dell'A.N.A. locale, a cura di Danilo Moretti capo gruppo. Ospiti a Gemona il gruppo di San Gregorio Magno (Salerno) ed il presidente della Sezione di Padova, in visita anche ad altri centri terremotati.
Il 17 giugno, ricevuti dall' Amministrazione Comunale, vengono accolti i componenti del battaglione Genio del II Corpo d'Armata germanico, che tanto validamente ha operato in Gemona subito dopo il terremoto. La Sezione è intervenuta con notevole rappresentanza.
Il gruppo di Venzone consegna un attestato di riconoscenza al capitano Not comandante la compagnia di alpini con sede a Venzone, per l'opera generosa prestata subito dopo il sisma da quel reparto alpini.
Nel settembre è ospite di Gemona un folto gruppo di persone di Calolziocorte (Bergamo), guidate dalla sorella di Pippo Milesi, che operò nel cantiere n. 4, deceduto senza poter rivedere Gemona, come tanto sperava: offrono doni per ragazzi ed anziani ed arredi sacri per le chiese.
Il 9 settembre il gruppo di Santena (Torino), gemellato con quello di Gemona, nel 50° di fondazione è ospite di Gemona. Vengono scambiati doni.
Il 30 settembre a Udine, in Piazzale Osoppo, una nostra rappresentanza partecipa alla inaugurazione del cippo a ricordo dei Caduti della Julia.
Iniziative da ricordare: raccolta di firme per l'erigendo ospedale per la prevenzione e cura del cancro di Aviano (Pordenone), erogazione di contributi ai terremotati del Montenegro, la Fiaccola della fraternità, partecipazione a numerose cerimonie ufficiali in Regione e all'Adunata di Roma.
È deceduto il socio Francesco Dall'O', ultimo superstite dei gemonesi che hanno fatto parte della compagnia volontari alpini nella guerra 1915/18. I soci sono 790. A capo gruppo di Artegna viene eletto Luciano Da Rio, subentrante a Giacomo Sandri. A Peonis Ferruccio Venuti passa l'incarico di capo gruppo a Silvano Del Negro; a Venzone ad Antonio Chinese subentra Mario Bellina; ad Ospedaletto Fernando Colussi lascia, sostituito da Alessandro Gubiani.
Viene approvato dalla sede nazionale il nuovo "Regolamento della Sezione" che, tra l'altro, stabilisce che i capo gruppo non sono più consiglieri di diritto della Sezione, ma devono essere eletti dall'assemblea dei delegati della Sezione.

messa s.agneseL'assemblea generale tenutasi il 24 febbraio 1980 ha determinato le cariche sociali per il triennio 1980/82. A presidente è confermato il dottor Antonio Palese, a vice presidenti: Nello Venchiarutti e Arturo Di Gianantonio. A consiglieri: Ottorino Baldissera, Luciano Da Rio, Alessandro Gubiani, Giovanni Mainardis, Danilo Pesamosca, Giovanni Rossi, Aristide Stroili, Angelo Cucchiaro, Silvano Del Negro, Francesco Ellero, Luciano Londero, Danilo Moretti, Giovanni Picco, Claudio Sangoi, Melio Urban, Ottorino Zanini. Sono confermate le altre cariche interne.
Nelle assemblee di gruppo sono eletti capo gruppo: a Peonis Licio Cucchiaro;a Venzone Danilo Moretti.
Il 29 aprile a Venzone il gruppo A.N.A. e la Sezione "Autieri" hanno donato la Bandiera alle scolaresche.
Il 6 maggio viene riproposta la festa a Sant' Agnese, con la Santa Messa celebrata fra i ruderi della chiesetta, crollata per il sisma del 1976


Alpini bergamaschi vengono a Gemona per collaborare nella ricostruzione della chiesa di San Rocco.
Si effettua la raccolta di fondi per i sinistrati del Meridione; oltre un milione viene offerto dagli alpini; del materiale è messo a disposizione dal gruppo di Campo Lessi e Lire 300.000 vengono erogate tramite il Comune di Venzone.
Il 18 ottobre il gruppo A.N.A. di Sovere (Bergamo) viene ad incontrare la popolazione Gemonese.
Hanno lasciato Gemona, per altri incarichi, il maggiore Ciccarello, il tenente colonnello D'Angelo ed il capitano Not di Venzone.
Si ricordano altre iniziative: partecipazione alla festa del battaglione Logistico e di Santa Barbara alla caserma Goi - Pantanali; a San Daniele consegna dei doni dell' A.N.A. al Centro per anziani.
Partecipazione alle annuali cerimonie del 2 novembre e 4 novembre ed agli incontri alpini di Muris e di Cargnacco.
Alla caserma Goi il maggiore Licari subentra al maggiore Papa, al Comando del battaglione Logistico.
All' Adunata di Genova, numerosa partecipazione della nostra Sezione con fanfara al seguito.
I soci sono 783. Lieve flessione degli iscritti anche in conseguenza della legge in vigore, con la quale le reclute con determinati requisiti possono - su domanda essere assegnati ai servizi civili in sede locale
Nel 1981 i soci sono 780.

La Sezione è rappresentata a Langhirano (Parma) per l'assemblea dei superstiti del "Galilea".
Il gruppo di Artegna riceve l'A.N.A. di San Giacomo di Laives (Bolzano), per un fraterno incontro.
A Peonis il socio Licio Cucchiaro subentra quale capo gruppo a Silvano Del Negro.
Il 10 luglio il gruppo Conegliano e la compagnia Pionieri sfilano per Gemona al termine delle escursioni estive. Presenti il comandante della Julia generale Caccamo, autorità cittadine e tanti nostri soci.
L'11 ottobre in caserma si è festeggiato il XXX anniversario della costituzione della compagnia genio Pionieri: presente anche il generale Madaro, comandante della Julia.
In ottobre ha avuto luogo il primo raduno dei Reduci di Russia del mandamento, con l'inaugurazione e benedizione del labaro.
Sono completati i lavori per la chiesa di San Rocco, per la quale gli alpini di Bergamo hanno offerto generoso, valido intervento: su 2.000 complessive ore di lavoro, 1.300 sono state per la chiesa di San Rocco, da parte di 26 volontari con il coordinamento del geometra G. Paris e dell'impresario C. Gargantini e con la guida del segretario della Sezione Orobica E. Oberti.
11 5 settembre il gruppo di Gemona è a Santena (Torino) per il 50° del gruppo:all'incontro, improntato a fraterna accoglienza, erano presenti il presidente della Sezione di Torino Franchi e l'avvocato Scagno.
Nello stesso mese si è svolta a Gemona la "Marcia della solidarietà", con buon risultato, nonostante il maltempo. .
Nostra partecipazione alla riunione deI Triveneto ad Asiago.
L'Adunata di Verona ha segnato nostra larga partecipazione. Nel corso dell'anno, l'entità numerica della Sezione è rimasta pressoché immutata.
Da menzionare la partecipazione di tutti i gruppi alle cerimonie del 4 novembre, alla Fiaccola della fraternità, alla giornata delle Forze Armate.
Una Veglia di fine anno a Gemona ha concluso l'attività annuale.

campolessiIl 14 marzo 1982 si è tenuta l'assemblea dei delegati, ospitata dal gruppo di Venzone, presieduta dal consigliere nazionale colonnello Cesare Buliani.
Il presidente nazionale Bertagnolli, a cui è subentrato poi l'avvocato Trentini, è stato proclamato "Presidente onorario" della nostra Sezione. Si è partecipato in notevole numero all'Adunata nazionale di Bologna ed a tutte le manifestazioni alpine regionali, nonché all'assemblea del Triveneto a Bassano.
In ottobre ha avuto luogo la festa della Sezione, organizzata dal gruppo di Campo Lessi, nel corso della quale ha avuto luogo la consegna del Tricolore alle scuole elementari e materna. Erano presenti autorità civili e militari, rappresentanti di Sezione e di gruppi, molta popolazione.
Hanno parlato il presidente della Sezione Palese e l'assessore regionale Varisco, mentre l'orazione ufficiale è stata tenuta dal socio Enrico Busa il quale, rivolto ai giovani scolari, ha concluso: "Guardate questo Tricolore con deferenza e rispetto e ricordate quali e quanti valori ed ideali rappresenta: la sua composita e complessa "Storia" vi possa essere di esempio e di sostegno lungo tutta la vostra futura esistenza".

Non sono mancati nell'anno gli incontri improntati ad amicizia e collaborazione con le autorità militari e con la popolazione: il saluto ai congedanti, la commovente commemorazione dei concittadini deceduti nel terremoto 1976, la ricorrenza del 4 novembre, l'incontro al Monte di Muris di Ragogna.
Si è pure partecipato a Camogli (Genova) al 40° anniversario dell'affondamento della motonave "Galilea", a Codroipo per il giuramento del 5° scaglione alpini, ad Asiago in occasione del pellegrinaggio annuale sull'Ortigara, a Cison di Valmarino con il gruppo naufraghi "Galilea", a San Giovanni al Natisone a ricordo della partenza della Julia per il fronte russo. Gli iscritti sono 813.

L'assemblea generale dei delegati tenutasi il 20 marzo 1983 conferma le cariche di presidente, vice presidenti, revisori, e ginnta di scrutinio. La composizione del consiglio direttivo è ora la seguente: Nicola Cocco, Pietro Collino, Angelo Cucchiaro, Luciano Da Rio, Terenzio Del Negro, Arturo Di Gianantonio, Francesco Ellero, Giuseppe Giaconella, Alessandro Gubiani, Luciano Londero, Giovanni Mainardis, Danilo Moretti, Giovanni Picco, Giovanni Rossi, Aristide Stroili, Nello Venchiarutti, Melio Urban, Ottorino Zanini.
Le assemblee di gruppo hanno confermato a componenti del consiglio i nominativi già eletti a capo gruppo.
Nel corso dell'anno i gruppi di Ospedaletto e Venzone celebrarono il cinquantenario della loro fondazione, con notevole partecipazione di alpini e rappresentanze. Furono consegnati doni agli alpini anziani e diplomi A.N.A. di benemerenza ai soci distintisi nell' attività associativa.
Il primo maggio ha avuto luogo il raduno dei postelegrafonici alpini della provincia di Udine in località Campo Lessi, ospiti di quel gruppo.
Il giorno 6 maggio in Gemona due cerimonie hanno ricordato i tragici eventi sismici del 1976: una promossa dalla autorità militare nella caserma Goi - Pantanali con Santa Messa officiata dall' arcivescovo castrense Bonicelli, alla presenza del generale Rocca vice comandante il 40 Corpo d'Armata alpino, del generale Madaro comandante la Brigata Julia, del presidente dell' AN.A. Trentini, dei presidenti A.N.A di Bergamo - Brescia - Salò - Valle Camonica, di associazioni d'arma e combattentistiche; l'altra promossa dall'Amministrazione Comunale in cimitero, dove il sindaco Benvenuti ha commemorato le 400 vittime del sisma, presenti autorità, rappresentanze, popolazione.
Il 7 maggio, vigilia dell' Adunata nazionale di Udine, Gemona ha rivolto memore, riconoscente saluto agli alpini (oltre 500) che lavorarono nel cantiere 4. Interprete della gratitudine della comunità gemonese, il sindaco ha rivolto un vivo grazie ai presidenti delle Sezioni AN.A di Bergamo - Brescia - Salò - Valle Camonica, ai militari del IV e V Corpo d'armata, ai Genieri tedeschi delle unità germaniche di Brannenburg e di Passau. L'Amministrazione Comunale ha poi offerto ai convenuti il medaglione della città di Gemona. Popolazione e penne nere si sono sentite affratellate da un sentimento di profonda, intensa commozione.
Gli alpini della Sezione hanno ospitato nelle loro abitazioni, alla vigilia dell' Adunata e dopo, gli alpini di mòlte Sezioni e gruppi lontani: Gemona il gruppo di Santena (Torino); Artegna il gruppo di San Giacomo di Laives (Bolzano); Campo Lessi e Ospedaletto un'ottantina di ospiti provenienti da varie località; Venzone alpini di Lavena - Ponte Tresa (Varese), Volta Bresciana (Brescia), Quinto Vicentino (Vicenza). Altri amici provenienti da Gavardo (Brescia), Pozzolengo (Verona), Vipiteno (Bolzano), Limbiate (Milano), hanno trovato generosa sistemazione presso altre famiglie gemonesi. All' Adunata di Udine la Sezione è stata presente con molti socI.
Numerose le rappresentanze della Sezione alle diverse manifestazioni, anche in sedi lontane: celebrazioni A.N.A. in Brescia e sul Monte Ortigara (Vicenza), con partecipazione particolarmente notevole del gruppo di Campo Lessi, il quale nel corso dell'anno ha anche concluso positivamente (con l'apporto di altri gruppi) ampi lavori di riparazione e ristrutturazione di abitazioni lesionate (dal sisma del 1976), i cui proprietari non avevano alcuna possibilità di provvedere di persona. Anche in questa - come in altre precedenti circostanze - è stata determinante l'azione del capo gruppo (per anni 25 e fondatore) Luciano Londero, la cui ininterrotta, valida azione di coordinamento ha espletato numerose altre iniziative di carattere sociale, rivolte al bene della popolazione, come la costruzione di un cippo di fede con il crocifisso e la sistemazione della chiesetta sul Monte Cuarnan.

L'assemblea annuale tenuta il 4 marzo 1984. doveva procedere all'elezione del presidente della Sezione (il dottor Antonio Palese aveva rassegnato le dimissioni per ragioni di salute) e del revisore dei conti (dipartita di Giuseppe Vetromile). Il vice presidente anziano Nello Venchiarutti legge ai delegati l'accorata lettera pervenuta dal dottor Palese, il quale - ricoverato in ospedale -si dichiara spiritualmente accanto ai soci con cui ha condiviso con cuore e passione per vent'anni le vicende della Sezione. Il vice presidente Venchiarutti, interpretando i sentimenti di tutti, viene delegato a portare a lui gli auguri di una completa guarigione ed offrirgli un dono ricordo, quale segno di riconoscenza, di apprezzamento, di stima da parte di tutti i soci della Sezione A.N.A. di Gemona.
Due settimane dopo avviene la sua dolorosa dipartita. Le onoranze si svolgono dapprima a Udine e poi a Gemona, ove la salma è stata tumulata: grande la partecipazione degli alpini, delle associazioni combattentistiche e d'arma, delle autorità, della popolazione. La salma, in un rimpianto generale, è stata accompagnata al cimitero. Per l' A.N.A. erano intervenuti il vice presidente nazionale Grossi, presidenti, esponenti e soci di tutte le Sezioni friulane. L'operosa esistenza e l'impegnata, valida attività professionale ed associativa del dottor Antonio Palese è stata ricordata con accenti commossi dal socio Enrico Busa, che ne ha commemorato la bella figura.
Il consiglio direttivo nomina Danilo Moretti quale vice presidente. Al termine delle esercitazioni invernali, il gruppo Conegliano comandato dal tenente colonnello Chiesa si è congedato dalla cittadina con suggestiva cerimonia, mentre a Venzone è il battaglione Cividale (con comandante il tenente colonnello Tua e il tenente colonnello Not) che riceve il cordiale saluto della popolazione e degli alpini. Sono manifestazioni che destano sentimenti di profonda fraternità tra militari e civili.
Il gruppo di Alesso ha celebrato il 3 giugno il 50° di fondazione con anche la partecipazione dei reparti che hanno operato all'epoca del terremoto. Il saluto ed il ringraziamento è stato porto dal sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro, mentre il socio Enrico Busa, oratore ufficiale, ha rivolto l'auspicio che gli alpini in congedo "siano portatori degli ideali che rendono l'esistenza degna di essere vissuta", È seguita poi la benedizione del nuovo gagliardetto.
I gruppi di Gemona e di Interneppo hanno contribuito in misura notevole all'erogazione di aiuto anche finanziario ad una famiglia locale, finalizzato ad intervento chirurgico effettuato al piccolo figlio, gravemente sofferente agli occhi.
Vengono a Gemona rappresentanze dell' A.N.A. da Conegliano e da Latisana.
Numerose le manifestazioni cui la Sezione ha partecipato: raduno di Bolzano del 10 giugno e di Palermo del 14 ottobre, incontro col 3° artiglieria da montagna a Osoppo del 30 settembre, inaugurazione della nuova scuola materna a Ciseriis.
Sono da ricordare inoltre la partecipazione della nostra Sezione alla riunione del Triveneto A.N.A. a Palmanova (presente il presidente nazionale Caprioli), l'apporto dato dagli alpini dei gruppi Bordano e Interneppo per la ricostruzione della chiesa sul Monte San Simeone, la sottoscrizione pro terremotati dell'Abruzzo - Molise, il saluto ai congedanti e alle reclute, l'intervento alla cerimonia per il cambio del comando fra il capitano Sibilla ed il capitano Ferrari della compagnia genio pionieri Julia, il raduno dei superstiti della motonave "Galilea" a Buja e l'Adunata nazionale A.N.A a Trieste.
Nel gruppo di Artegna il socio Alessio Silvestri subentra quale capo gruppo a Luciano Da Rio.
Il numero dei soci è stazionario.

Nel febbraio 1985, con la reggenza del nuovo direttivo, si tiene l'assemblea ordinaria dei delegati: il presidente Di Gianantonio sottolinea la notevole attività della Sezione, con partecipazione alle numerose cerimonie ed ai raduni commemorativi, oltre che all' Adunata nazionale di Trieste, notando tuttavia un non soddisfacente incremento delle iscrizioni alla Sezione A.N.A. di Gemona, una non sempre organica collaborazione e la non ancora definita soluzione del problema della sede sociale. In quell'occasione sono nominati: membro della giunta di scrutinio Arturo Di Gianantonio; consiglieri: Lucio Petracco, Alessio Silvestri, Raffaele Todisco; delegato all' Assemblea nazionale Lucio Petracco. Si è avuta anche la partecipazione del consigliere nazionale Luigi Grossi.
Anche all'assemblea del gruppo di Artegna si è sottolineata l'intensa attività sia di rappresentanza che operativa dei membri del gruppo, presenti in consistente numero all'assemblea stessa, nel corso della quale si è sottolineato la valida collaborazione del sindaco Merluzzi e del presidente sezionale. Il 24 marzo, nell'ambito della commemorazione dell'affondamento del "Galilea", si rivolge commossa memoria a Gino Andreussi, Gino De Filippi, Adolfo Della Marina, Tarcisio Mattiussi di Artegna, Albino Moro di Montenars e al superstite Valentino Menis, vivente. In luglio si partecipa a San Giacomo di Laives (Bolzano) alle cerimonie per il 30° di fondazione di quel gruppo col quale si è gemellati.
Il gruppo di Alesso ha celebrato il 50° della fondazione, con partecipazione di molti soci e di numerosa popolazione.
All'assemblea del gruppo di Interneppo si prende atto, tra l'altro, del buon esito della raccolta di fondi per il delicato intervento chirurgico necessario ad un bambino locale, in favore del quale anche il gruppo di Gemona è intervenuto con consistente sottoscrizione. Il gruppo di Avasinis è presente alla celebrazione dell'anniversario dell'eccidio del 2 maggio 1945, a guerra quasi finita. Si definisce un composito programma relativo alle celebrazioni del 60° di fondazione della Sezione, per il cui numero di iscritti, pressoché invariato, si auspica e si prevede un incremento nel prossimo futuro.
La celebrazione del 60° di fondazione della Sezione è stato un incontro ottimamente riuscito, anche per la concomitanza con il giuramento delle reclute della Julia e con il raduno degli ex appartenenti all'8° reggimento della Divisione Julia. Con affluenza eccezionale anche di popolazione e di autorità, tra cui nomi molto noti nella gerarchia alpina, la cerimonia tenutasi il 20 ottobre è onorata dalla presenza della medaglia d'oro Del Din e dalle vedove delle medaglie d'oro Goi, Liuzzi e De Gregoris. Successivamente il presidente nazionale Caprioli, in una lettera al presidente sezionale, ha dato atto dell'ottimo svolgimento del programma commemorativo.
All'assemblea del gruppo di Venzone, tenutasi il 13 febbraio, sono stati avviati opportuni accordi con i rappresentanti degli ex combattenti, per la ricostituzione della loro Sezione. Il 20 luglio il gruppo ha organizzato un incontro per il saluto al generale Federici, che lascia il comando della Julia: in quella occasione viene donato al Comune il Tricolore. .
Intensa attività è emersa anche dalla relazione del capo gruppo di Campo Lessi, Luciano Londero, durante l'annuale assemblea del 10 febbraio: molti i contributi finanziari (per gli anziani e per i terremotati del meridione) e notevoli interventi (riparazione della chiesetta del Monte Cuarnan).
Incremento di iscritti risulta dalla relazione del capo gruppo di Ospedaletto, Alessandro Gubiani, con 61 soci iscritti alla data dell' assemblea annuale (14 dicembre).

Nel marzo 1986 l'assemblea annuale dei delegati riconferma per il triennio 1986/88 alla presidenza Arturo Di Gianantonio, che ricordando le molteplici attività, sottolinea in particolare la partecipazione a Mezzocorona (TN) ai funerali del compianto presidente Franco Bertagnolli, che per noi Friulani è il "Presidente del terremoto".
Il gruppo di Ospedaletto rielegge per il triennio 1986/88 a capo gruppo Alessandro Gubiani. Il reduce di Russia Luigi Iob, decorato al Valore Militare, illustra la cerimonia tenutasi il 29 settembre in onore di Reduci e Caduti in Russia. Il gruppo di Gemona, nell'assemblea del 19 gennaio elegge capo gruppo Lucio Petracco. In settembre il gruppo di Artegna - Montenars procede all'inaugurazione della nuova sede, con suggestiva cerimonia: è stata una festa alpina con la partecipazione di molti soci, di popolazione, di autorità.
I gruppi di Bordano e di Intemeppo hanno contribuito in misura determinante alla ricostruzione della chiesetta sul San Simeone, inaugurata in settembre con la partecipazione dell' arcivescovo Battisti.
L' 8 novembre la Sezione è stata visitata dal presidente Galimberti della Sezione di Melboume, messaggero dei numerosi gruppi costituiti da alpini emigrati in Australia, i quali non dimenticano le radici friulane.

All'assemblea annuale dei delegati del 15 marzo 1987 il presidente sottolinea un incremento della forza della Sezione, con un totale di 849 iscritti e di 83 "Amici dell'A.N.A." e nel contempo rileva la necessità di una collaborazione collettiva per una valida conduzione della Sezione e dei gruppi su un piano sia operativo sia burocratico. A Peonis si elegge capo gruppo Michele Danelutti, mentre si ha la riconferma di Melio Urban ad Avasinis, di Alessio Silvestri ad Artegna. Ad Ospedaletto, ad Alessandro Gubiani dimissionario subentra Luciano Feragotto.
Anche ad Intemeppo, Alesso, Campo Lessi e Venzone si riconfermano i capo gruppo uscenti. Il gruppo di Artegna - Montenars dona il Tricolore alla scuola media statale di Artegna il 28 marzo e alla scuola elementare di Montenars il 30 maggio.

Nel 1988 ai tre soci Cavalieri di Vittorio Veneto Luigi Adotti, classe 1894 del gruppo di Artegna - Montenars, Natale Cecchini, classe "1899 del gruppo di Artegna - Montenars e Giovanni Bellina, classe 1898 del gruppo di Venzone, viene attribuito personale attestato di benemerenza dal Consiglio Nazionale A.N.A. L'11 settembre il gruppo di Artegna - Montenars celebra il 60° di fondazione.
Il 25 settembre in Venzone (località Portis), nel corso delle celebrazioni del 10° anniversario della consegna delle prime abitazioni A.N.A, è stata dedicata una via a Franco Bertagnolli, già presidente nazionale, a memoria degli interventi operati dall' A.N.A per il Friuli terremotato. La cerimonia è stata particolarmente sentita ed ottimamente riuscita.

Il 16 novembre, alla presenza del figlio Mario, è stata concessa la medaglia di bronzo al Valore Militare alla memoria all'alpino Ugo Pizzato. L'ha consegnata alla vedova Signora Maria il comandante della Brigata Julia generale Zaro, sottolineando la sua eroica azione che lo portava alla morte sul Col del Sole di Trasaghis il 2 maggio 1945. Numerose le rappresentanze, tra cui il presidente della Sezione.

Un lutto grave colpisce la Sezione nel 1989: la dipartita (22 febbraio) del presidente Arturo Di Gianantonio, apprezzata e costante guida estremamente responsabile e capace. Una diffusa nota di commozione e di rimpianto si ebbe nel corso della cerimonia funebre, segnata da generale partecipazione di popolazione, alpini, autorità. Nella commemorazione ufficiale ne è stata ricordata l'esistenza, ininterrottamente sostenuta e motivata da rigore morale e da principi e valori che conferiscono alto significato e motivazione alla vita terrena. La sua bella figura rimarrà come esempio sempre attuale di dirittura morale e di generosa disponibilità ad ogni iniziativa di bene.
Il 30 aprile il gruppo di Artegna - Montenars inaugura il nuovo gagliardetto.
In giugno, col rinnovo delle cariche del direttivo, è eletto presidente sezionale Alessio Silvestri per il triennio 1989/91. Viene letta ed approvata all'unanimità, tra la commozione dei presenti, la relazione morale che il presidente Di Gianantonio aveva già preparato e che il segretario Lucio Pischiutti aveva ritrovato tra le sue carte.
Nelle assemblee annuali di gruppo emerge una certa difficoltà relativa alla partecipazione a manifestazioni, cerimonie, raduni, per la non sempre presente collaborazione da parte degli iscritti e per la frequente esiguità di mezzi finanziari. È comunque confortante il fatto che una soluzione positiva viene sempre trovata per la buona volontà di alcuni soci particolarmente attivi, come dimostrano le relazioni sull'attività svolta, varia e decisamente intensa, presentate di volta in volta dai partecipanti alle diverse iniziative.

Analoga constatazione viene dal presidente di Sezione espressa nell'assemblea annuale dei delegati del marzo 1990, nel corso della quale si raccomanda la collaborazione dei gruppi per quanto riguarda le diverse iniziative e la loro pubblicazione nel giornale associativo "Alpin jo, mame".

venz sedeNel 1991 si celebra il 65° di fondazione della Sezione. Il gruppo di Venzone inaugura la nuova sede, con espressioni di compiacimento da parte del sindaco Cescutti per quanto fatto dal gruppo nell'ambito del "sociale". Negli anni 1991-92 il Gruppo Artegna - Montenars svolge intensa attività di ripulitura e ripristino di sentieri montani.

Il 15 marzo 1992 all'assemblea annuale dei delegati viene data conferma dell'inclusione della Sezione nell'elenco regionale delle associazioni disponibili ad interventi di Protezione Civile: tema di notevole attualità che coinvolge Sezioni e gruppi A.N.A., che già operano in tal senso nel campo antincendio, a disposizione dei singoli comuni.
Nelle assemblee dei gruppi di Ospedaletto e di Venzone si sottolinea l'avvenuto espletamento di attività di restauro e di ripristino dei fabbricati, ma soprattutto ritorna il tema dell' attualità della Protezione Civile, che coinvolge sempre più l'A.N.A. in tutte le sue componenti.
La Sezione con tutti i suoi gruppi prende atto con soddisfazione della ricostituzione dell'8° reggimento alpini (già sciolto nel 1975) e del 3° reggimento artiglieria da montagna, reparti nei quali hanno prestato servizio gran parte degli alpini friulani e che pertanto fanno parte integrante a tutti gli effetti della "Storia del Friuli".


alessoIl 24 gennaio 1993 il gruppo di Alesso, che ha rinnovato il direttivo con capo gruppo Valentino Stefanutti, procede alla celebrazione del 60° di fondazione con la partecipazione della popolazione, di autorità civili e militari, di rappresentanze dell' AN.A regionale e pure provenienti da località lontane. Si è provveduto alla coniazione di medaglia ricordo, la quale è stata poi fissata come "logo" del gruppo.
Per la scomparsa, avvenuta in aprile, di Enzo Mascherini, prèsidente dell'U.N.I.R.R. friulana, la Sezione gli dedica un commosso omaggio, come combattente in Russia e come sovrintendente del Tempio di Cargnacco.
Il socio Italo Madussi del gruppo di Artegna - Montenars partecipa a Rossosch come volontario alla costruzione dell'asilo A.N.A, nel mese di maggio, scrivendo poi un toccante, significativo diario sul rapporto tra alpini e popolazione russa, improntato a senso di profonda umanità oggi come in tempo di guerra.
Nel mese di maggio il gruppo di Avasinis, contestualmente con altre sezion:A.N.A. friulane ha partecipato (Melio Urban coordinatore - Dino Di Gianantonio e Mauro Di Gianantonio) ad una giornata al campo profughi di Punta Salvore (Croazia), attuando con fraterna collaborazione un lavoro di messa in opera di prefabbricati, completati anche dall'impianto di servizi igienici con i relativi allacciamenti elettrici ed idraulici. Ad ogni partecipante è stato attribuito un personale diploma a riconoscimento dell'attività umanitaria espletata.
Il gruppo di Ospedaletto, in occasione delle cerimonie del 4 novembre, commemora il 600 di fondazione, sottolineando, con la relazione del capo gruppo Luciano Feragotto, il significato della cerimonia stessa.

artegnaPer l'Adunata nazionale di Treviso del 1994 viene scelto dalla Direzione nazionale A.N.A. il bozzetto di medaglia commemorativa realizzata e proposta da Roberte Majeron, consigliere del gruppo di Venzone, pittore e musicista, già componente della Fanfara reggimentale dell'SO alpini. Anche il manifesto dello stesso Majeron presentato è stato vivamente apprezzato e classificato al'secondo posto a livelle nazionale.
Si è avuta così un'affermazione personale di un nostro consocio, la quale coinvolge ed onora anche il gruppo di Venzone e la Sezione di Gemona.
Il 6 maggio 1994 nella caserma Goi - Pantanali si tiene la cerimonia di commemorazione dei 29 giovani di leva deceduti nel terremoto '76. Molta popolazione ed autorità: il sindaco Disetti ricorda il forte legame tra la comunità gemonese e i militari presenti sul territorio, concludendo con un "Grazie fratelli, Gemona non vi dimenticherà" .
Il 7 maggio il gruppo di Artegna - Montenars inaugura la nuova sede alla presenza di molte rappresentanze A.N.A. con i labari, di ex combattenti, autorità civili e militari. Presente anche il presidente nazionale Caprioli, che incontra uno degli alpini gemonesi del battaglione Cividale ritornati dalla Russia: il socio Primo Londero. Partecipano anche i gruppi gemellati di Salsomaggiore, San Giacomo di Laives e Lignano.

In Artegna il 7 ottobre è stata tumulata nella tomba di famiglia, proveniente da Redipuglia, l'urna con i resti del sottotenente e portabandiera del "Tolmezzo" Carlo Mattiussi, medaglia d'argento al Valore Militare, caduto sul Don il 22 dicembre 1942. La cerimonia è stata seguita con commozione dai rappresentanti dei gruppi e della Sezione con labaro, da moltissimi concittadini e dagli alunni delle scuole.
Nei giorni 20-25 novembre il gruppo di Artegna - Montenars invia i volontari Pietro Romanini, Manlio Basso, Remo Pontelli, Tiziano Pontelli, Vittorino Traunero, Armando Facini e Alessandro Menis nel Comune di Dogliani (Cuneo) per prestare soccorso agli abitanti colpiti dall'alluvione del 5 e 6 novembre
Nei giorni 18 e 19 maggio 1996 si svolge a Udine l'Adunata nazionale. Con l'occasione si inaugura la sede sociale della Sezione in Via Scugjelars.
Contestualmente si organizzano, nei giorni immediatamente precedenti, diverse cerimonie in memoria degli alpini e di tutti i gemonesi morti nel terremoto ed in ricordo del battaglione Gemona: viene anche conferita la cittadinanza onoraria di Gemona al presidente nazionale Caprioli, in visita alla città ed alla nuova sede.
Dopo l'alluvione che ha colpito in giugno la Carna e il Tarvisiano, soci del gruppo di Gemona e Avasinis hanno trascorso alcuni fine settimana in Val Dogna per ripulire dal fango alcune abitazioni e una centralina elettrica e per soccorrere la popolazione.
Il gruppo di Ospedaletto ha collaborato, notevolmente, al restauro del "Crist di Ledis", crocifisso posto presso forcella Ledis.
Il gruppo di Alesso, in occasione dell' Adunata nazionale di Udine, ospita il gruppo di Terzo d'Acqui (Alessandria), con atto di solidarietà "alpina" e con conseguente scambio di conoscenze sia personali sia riferite alla gestione dei gruppi. Si riscontra un incremento del numero dei tesserati e degli "Amici degli alpini", in conseguenza anche di un realizzato loro coinvolgimento nella vita comunitaria del territorio, di un'accentuata collaborazione con enti ed associazioni locali (Comune, Pro Loco, Coro, Donatori di sangue) e di un'accurata organizzazione di specifici incontri commemorativi (Monte Pal Piccolo, Muris, Passo Pramollo)

Nel giugno 1997 si inaugura la "Casa Vacanze" di Zovello (Ravascletto) per ragazzi down, la cui ristrutturazione è stata possibile anche per il contributo offerte da moltissimi volontari alpini (una Sezione regionale a turno per ogni fine settimana) in un arco di tempo di due anni. La nostra Sezione ha partecipato con trenta persone dei diversi gruppi.
A segretario di Sezione viene designato Dario D'Incà, che subentra a Lucio Pischiutti, al quale il consiglio di Sezione ha espresso - a nome di tutti i soci - un sentito "grazie" per la valida collaborazione prestata per più decenni sia in numerose iniziative sia come segretario di gruppo e di Sezione.

3 maggio 1998: di particolare rilevanza l'inaugurazione per il gruppo di Campo Lessi del "Parco della rimembranza" ideato e programmata dai soci di quella località; è stato un lavoro impegnativo realizzato col coordinamento del capo gruppo Luciano Londero ed ultimato poi dal successivo capo gruppo Vincenzo Schiraldi. È un ambiente di profonda serenità, luogo ideale di raccoglimento e di meditazione, parco giochi per bambini, accurate zone con vegetazione "a prato verde", riposanti panchine, monumento ai Caduti di tutte le guerre affratellati dal comune, finale sacrificio dell'esistenza. Opportuna integrazione: la scultura, in grandezza naturale, del "mulo", indispensabile e fedele compagno delle "penne nere", in pace ed in guerra, cortese omaggio alla Sezione del socio Marco Bona. L'austerità del parco è completata dalla dignitosa, accogliente, sede del gruppo AN.A e dalla vicinanza della chiesa, totalmente ricostruita dopo il sisma del 1976.
A presidente di Sezione viene designato Mario Serafini, che succede ad Alessio Silvestri, al quale il neoeletto esprime a nome di tutti i soci un vivo sentimento di gratitudine e di apprezzamento per l'efficace attività espletata per un decennio a favore dell'A.N.A.
In agosto il gruppo di Avasinis inaugura la chiesetta della "Madonna della Neve", ancora una volta opera del volontariato degli alpini e dei loro familiari: offerto in tre anni di attività espletata nel tempo libero. La riuscita della festa ha concluso questa valida iniziativa sottolineata da notevole rappresentanza di gruppi e di Sezioni con gagliardetti, di autorità e di popolazione anche di fuori provincia.
Nel novembre dolorosa la dipartita di Ottorino Zanini, la Sezione ha perso un socio particolarmente attivo ed impegnato, che per molti anni fu anche consigliere e segretario della Sezione stessa. Nel corso dei funerali è stata tenuta una commossa commemorazione, con sottolineatura della sua figura di sposo e padre esemplare, di cittadino probo ed onesto, di valido funzionario del Comune. La partecipazione di popolazione, di autorità e rappresentanze delle diverse associazioni è stato un ulteriore atto di stima e di affetto a lui rivolto.
Il giorno 6 dicembre 1998 la Sezione è stata coinvolta nella celebrazione del 70° di fondazione del Gruppo di Artegna - Montenars che ha segnato anche l'intervento di molte autorità civili e militari. Contestualmente furono commemorati tutti i Caduti e in particolare gli alpini della Julia. Nel corso dell'anno sono state tenute numerose riunioni alle quali ha partecipato la Sezione con riferimento alla legge regionale sulla Protezione Civile ed in particolare al necessario relativo regolamento di attuazione: tema che coinvolge le Sezioni e i gruppi A.N.A. regionali. La nostra Sezione ha infatti partecipato, per la prima volta, con sei volontari alle esercitazioni di Protezione Civile tenute si a Bassano del Grappa il 19 e 20 settembre, denominate "Bassano Millennium".
Di rilevanza la partecipazione di soci della Sezione ai primi lavori di ripristino nell'area umbra terremotata.

Il gruppo di Campo Lessi nel 1999 organizza la raccolta di beni per il Kossovo.
La Sezione si propone con una novità: un giornale tutto proprio, "Gemona Alpina". In esso si dà, in particolare, notizia di un'iniziativa nuova per le associazioni d'arma e il cui ottimo risultato ne suggerisce la ripetizione negli anni futuri. Si tratta della "Giornata con gli anziani", dédicata due volte nell'estate 1998 a coloro che sono ospiti presso la casa di riposo di Gemona. La serena e decisamente attiva partecipazione degli anziani ospiti ha costituito la chiara conferma della valida riuscita e la migliore gratificazione per gli organizzatori.
Nel maggio la Sezione è presente, con la partecipazione di tre soci, all'operazione umanitaria di Protezione Civile "Arcobaleno" in Albania, in soccorso dei profughi kossovari.
Partecipazione della Sezione all' Adunata nazionale di Cremona.
Nell'ambito delle celebrazioni dell'80° di fondazione dell'AN.A, è stata organizzata, con il C.AI., la CamminaItalia '99, che ha visto la presenza della nostra Sezione ad una delle tappe (Laghi di Bresimo - Mocenigo) in Trentino, con la partecipazione personale dei soci: Dino Di Gianantonio (coordinatore), Claudio Collavizza, Italo Fracas, Alberto Ceschia e Giacomo Lepore.
Nel 50° anniversario dell'istituzione della Brigata alpina Julia, la Sezione ha partecipato al programma "50 cime" (contemporanea ascensione su 50 monti della Regione da parte di alpini in servizio e soci dell' A.N.A. con immediata, contestuale accensione di altrettante "Fumate Tricolori"). I gruppi di A vasinis, Alesso, Bordano, Peonis hanno partecipato a questa iniziativa salendo sul Monte San Simeone dove poi il capo gruppo ha offerto ai partecipanti il pranzo. Gli altri gruppi hanno effettuato analoghe ascensioni sui monti a loro vicini. Il 12 ottobre, a Montenars (località Plazzaris): inaugurazione, con partecipazione di popolazione, autorità civili e militari e religiose, dell'ancona votiva, in memoria della vicina chiesa di San Michele distrutta dal sisma del 1976. È un significativo bassorilievo, opera dello scultore Giovanni Patat. Si è'così conclusa un'iniziativa estremamente positiva, la quale è stata realizzata da tre soci: Luigi Di Lenardo, Vanni Ridolfi, con il coordinamento del vice capo gruppo Daniele Furlanetto, che costituisce un valido punto di riferimento associativo, per l'efficace collaborazione sempre prestata in ogni circostanza.

Partecipazione al 5° Raduno intersezionale A.N.A. di Cagliari da parte del gruppo di Ospedaletto.
Il gruppo di Avasinis procede all'apposizione di targa ricordo in memoria del socio Valentino Rodaro, persona tanto attiva e disponibile anche nella vita associativa, prematuramente deceduto,

All'inizio dell'anno 2000 un grave lutto per la Sezione e per la comunità di Gemona: la dipartita di Ottorino Baldissera, per più decenni componente il consiglio di Sezione quale consigliere e poi segretario. Ufficiale di artiglieria alpina, combattente nella seconda Guerra Mondiale, invalido di guerra, molto ha dato nel corso della sua lunga esistenza all' A.N.A., benvoluto ed apprezzato per la fraterna disponibilità e per le notevoli capacità organizzative. Al tempo del sisma 1976 è stato un fondamentale punto di riferimento per tutti i soci. Egli ci ha lasciato a 92 anni di età, dopo un'esemplare esistenza dedicata alla famiglia, al lavoro ed a molteplici, alti ideali. La sua bella figura è stata commemorata dal socio Enrico Busa in Duomo, nel quale erano convenute - anche da lontano - tante e tante persone (popolazione, rappresentanze di associazioni, autorità ed un gruppo di ufficiali ed alpini in servizio dell'8° reggimento alpini).
Il gruppo di Ospedaletto, sempre sensibile a determinati valori civili e militari, con particolare sottolineatura all'alpinità, oltre alle iniziative connesse col recupero di ambienti e beni culturali e con numerose altre attività sociali, nel gennaio 2000 comincia i lavori per la costruzione della nuova sede, che vengono iniziati con particolare cerimonia il 9 luglio.

Nel gruppo di Alesso si registra un doloroso vuoto: la dipartita gel socio Eugenio Cucchiaro di anni 99, il più anziano della Sezione. Nel corso della cerimonia funebre è stata tenuta in chiesa una commossa commemorazione della sua lunga, esemplare esistenza: presenti anche molti soci dei diversi gruppi.

Negli ultimi anni sempre più chiaro e cospicuo emerge l'impegno della Sezione e dei suoi gruppi nell'attuare efficace collaborazione con tutte le strutture esistenti sul territorio (associazioni culturali, sportive, di borgata ed enti pubblici) per fornire il miglior contributo possibile alla gestione della vita di comunità in ogni sua componente.